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Eureka Street — Robert McLiam Wilson 22 Giu 2009

Posted by ctbk in Pagina 69.
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Eureka StreetLe tende della stanza davanti erano ancora tirate.Il signor Johnson era in canottiera e pantaloncini: Crab gli era tanto vicino da impedirgli di respirare. Sulla parete un sobrio quadretto molto protestante recitava: Dio è amore. Sì, sì, pensai, vedremo.

Crab domandò dov’era il letto. Hally chiese a Crab dove cazzo pensava che fosse. La faccia di Crab si contrasse per la rabbia. Alla base del cranio sentii un nervo che iniziava a ballare.

“Sentite, ragazzi”, disse l’uomo con voce inespressiva, nonostante lo sforzo di mostrare benevolenza. “Mia moglie sta molto male. Ha avuto un ictus. Quel letto le serve. E’ un letto speciale, ce lo hanno consigliato i medici. Mi è costato mille e cinquecento sterline. Mi rimangono da pagare solo poche rate. Non possiamo trovare un accordo? Sta molto male davvero.”

“Noi non c’entriamo. Dobbiamo solo ritirarlo”.

“Sì, capisco, ma state a sentire. Mia moglie è lì sopra adesso. E’ difficile spostarla. Se tornate tra un’ora, potete portarlo via”.

Crab non ci vedeva più, si chinò a un centimetro dalla faccia dell’uomo e sbottò: “Credi che possiamo stare qui tutto il giorno ad ascoltare i tuoi problemi del cazzo?”. E partì di gran carriera per andare di sopra. Sembrava un matto. Ci lanciammo tutti su per le scale dietro di lui.

In una camera da letto spoglia, ma ordinata, trovammo Crab che fissava il gracile corpo di una donna distesa su un pesante letto metallico, avvolta nelle coperte. La signora Johnson era (probabilmente) sveglia: due occhi incavati ci fissavano da un volto sfigurato. Il nervo alla base del cranio si mise a tambureggiare violentemente.

Rimanemmo tutti immobili per un attimo. Un attimo di silenzio o di vergogna, o chissà. Un istante di consapevolezza. Io, Crab, Hally, e quei due disgraziati, in quell’istante, comprendemmo dove eravamo e cosa stavamo facendo.

Dopo di che sarebbe potuta succedere qualunque cosa. Avremmo potuto decidere di fare dietrofront e di lasciare in pace quella povera gente e tornare da Allen con una balla, o trovare un accordo con quel ciccione che guardava la moglie con tanta dolcezza.

Ma Hally aveva picchiato Crab e Crab era ancora furente e aveva assolutamente bisogno di sfogarsi. Senza dire una parola, si ridestò all’improvviso, marciò verso il letto e afferrò il materasso con entrambe le mani.

Grazie a Monica per la pagina.

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